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ALTESSANO - VENARIA REALE APS

Altessano

I Cremieu ad Altessano 

(Le vicende dei Cremieu nel Ducato di Savoia qui narrate, sono desunte da diverse fonti bibliografiche, talvolta non concordanti. Pertanto si ritiene che il testo proposto pur essendo esaustivo, potrà denunciare lacune che solo altre ricerche storiche potranno colmare. N.d.R.).

Il casato dei Cremieu fonda le sue radici nel Delfinato. Gli Henry di Cremieu, con il trattato di Cateau-Cambrésis (1559) si trasferirono in Piemonte, alla corte di Emanuele Filiberto. Naturalizzato francese Nicolas (Nicolao) Henry de Cremieu1 , insieme alla sua famiglia, nel 1576, per concessione del re di Francia Enrico III, proseguì l’opera di espansione territoriale nel ducato sabaudo, dismettendo progressivamente tutti i possedimenti d’oltralpe (Galli 2006, p. 116). Il gentiluomo, sposò Violante figlia di Filippo conte di Savoia – Racconigi, (Treccani Dizionario Biografico degli Italiani: voce SAVOIA RACCONIGI, Filippo, conte di), la maggiore di sei sorelle, ultima erede del ramo dei Savoia-Racconigi, derivanti dagli Acaja, principi di Piemonte. Il duca Emanuele Filiberto nel 1565 cedette al Conte Nicolas Henry de Cremieu, suo Scudiero, il feudo di Altessano Inferiore, con il beneficio dell’ereditarietà. Ciò significò che alla morte senza eredi del Conte, Altessano sarebbe tornato ai Savoia (Balma, Bertolone, Bracco, Caglio, Gallian, Rolando 1996. p. 19). L’acquisizione del feudo di Altessano si articolò con diversi passaggi: Nicolas Henry de Cremieu, impegnato nell’acquisizione di nuove terre in Piemonte, comprò, in un primo momento, il feudo di Stupinigi per cederlo, nel 1564, al duca Emanuele Filiberto, in cambio di Altessano Inferiore, fondo appartenuto originariamente a Pietro Cara, senatore ed ambasciatore di un’antica famiglia aristocratica, e successivamente a Renato Birago, commissario generale agli approvvigionamenti in Piemonte (Galli 2006, p, 116). Il feudo di Altessano Inferiore, frazionato ed infeudato a più famiglie, tra cui gli Arcour e gli Scaravelli, fu utilizzato come merce di scambio per cementare i rapporti tra corte e nobiltà locale, dopo il 1560 tornò nelle mani dei Savoia per essere nuovamente ceduto, per ventiquattro mila scudi d’oro del sole, insieme al titolo di conte, il 10 giugno 1564, da Emanuele Filiberto a Nicolas Henry di Cremieux, futuro feudatario dell’intero territorio di Altessano Inferiore2:

Duca Emanuele Filiberto, detto “Testa di Ferro”

«nell’anno della natività 1564 il 10 giugno […] il seren signore Emanuele Filiberto duca di Savoia Principe di Piemonte […] per titolo di pura e mera vendita ha dato […] ad Ill. sign. di Cremieù, per sé, suoi eredi e successori […] il luogo di Altessano di basso come sua giurisdizione, fedeltà d’uomini, Palazzo, Casamenti, Giardini, Grange, possessioni, prati, boschi, molino, resiga, porto di sopra il fiume Stura e Ceronda, Bealere, acque e acquedotti […] e ciò per il prezzo di scudi 24/m d’oro del sole di buona lega e giusto peso […] S.A. eregisce il suddetto luogo territorio e permanenze d’Altessano in titolo di Contado».

Nicolas Henry de Cremieu provvide a restaurare il castello di Altessano Inferiore ove stabilì la sua residenza3 . Istituì la Parrocchia concedendo in dote 36 giornate di terreno (Fricchione, Perrotta 2018, p. 68), ne finanziò il restauro, acquisendo il diritto di nomina dei Prevosti, in accordo dell’arcivescovo di Torino card. Girolamo della Rovere. Il 14 novembre 1577 Henry de Cremieu chiese e ottenne dal cardinale Gerolamo della Rovere, di dividere le chiese di Altessano Inferiore (san Lorenzo) e di Altessano Superiore (beata Maria Vergine), costituendole in parrocchie distinte. La prima visita pastorale del nunzio mons. Angelo Peruzzi, avvenuta tra il 1584 e il 1585, ne attesta la separazione (De Franco 2014. Altre Presenze Ecclesiastiche (ASAT, Visite pastorali, 7.1.5, 1584); Vedi anche Sitografia 1 e Caglio 2012, p. 7). Nello stesso anno, Don Giovanni Boeti [in Ballone, Racca 1998, pag. 170, il parroco è citato come Boetti. N.d.R.] di Foglizzo (Ivrea) venne indicato dal Conte di Altessano Inferiore, Nicolao Henry de Cremieu, come parroco al Cardinale Gerolamo della Rovere. Don Giovanni Boeti morirà nel febbraio 1608 dopo 31 anni di cura parrocchiale (Balma, Bertolone, Bracco, Caglio, Gallian, Rolando 1996. p. 83). Paola Henry de Cremieux, figlia di Nicolas, sposò nel 1580 Carlo di Provana figlio di Niccolò. Con lettere patenti di donazione del duca Carlo Emanuele I del 22 settembre 1580 e il matrimonio di Carlo di Druent con la de Cremieu, favorirono alla famiglia Provana l’accumulo di una serie di feudi e di proprietà allodiali4 , tutte situate dalla Madonna di Campagna verso le terre di Druent e di Altessano, costituendo un insieme territoriale di notevole estensione, reddito e potere. Carlo di Provana morirà nel 1599 (Castagno 2002, p. 33). Alla morte di Nicolas, il figlio Ottavio secondo Conte di Altessano, ancora in minore età, venne investito dei feudi sotto la tutela della madre Violante. Il duca Carlo Emanuele I, il 10 ottobre 1602, gli fece dono di altri feudi in Altessano Superiore, un tempo di proprietà di un Capitano Angle di Villa (Galli 2006, p. 117), essendo questi deceduto senza eredi.

Clemente Rovere, disegno, 1840, Antica Chiesa di Altessano. A sinistra il filatoio.

Tra il 1603 e il 1607 venne nominato gran scudiere. Rapida fu l’ascesa al potere del giovane Ottavio, era infatti entrato a corte in qualità di paggio, diventando gentiluomo di camera nel 1589 e primo scudiere nel 1593. In segno di affetto nei suoi confronti, il duca Carlo Emanuele I nel testamento del 1605 stabiliva di lasciargli «tutta la nostra stalla, un par d’armi, una spada delle nostre et cinquecento scudi d’entrata per lui et suoi figlioli». Tale stima da parte di Carlo Emanuele I non impedì però che il gran scudiere, coinvolto in uno scandalo di corte, probabilmente nel 1607, venisse poi allontanato da Torino e «privato di offici con disgrazia di Sua Altezza» (Stango, Merlin, 1998, p. 263). Evidentemente la punizione di Ottavio fu temporanea perché Il 14 aprile 1608, lo troviamo nel pieno delle sue funzioni. Infatti indicò Don Giovanni Cristoforo Settimo di Strambino (Ivrea), come parroco di Altessano Inferiore all’arcivescovo di Torino Carlo Broglia. Don Giovanni Cristoforo Settimo rinuncerà all’incarico il 30 giugno 1631 dopo 23 anni di cura parrocchiale (Balma, Bertolone, Bracco, Caglio, Gallian, Rolando 1996. p. 83). Al signore di Altessano Inferiore, Ottavio Henry de Cremieu, si deve il ritrovamento delle reliquie di San Marchese, patrono del Borgo di Altessano. Infatti il ritrovamento avvenne il 26 giugno 1604 all’interno di una cappella tardo romana, alla presenza del cardinal arcivescovo Carlo Broglia, del duca di Savoia Carlo Emanuele I, del signore Ottavio Henry de Cremieu, conte di Altessano, sotto l’altar maggiore venne alla luce una cassetta lignea, ormai consunta, contenente le reliquie del santo. (Balma, Bertolone, Bracco, Caglio, Gallian, Rolando 1996. p. 19 e 20). Il 22 novembre 1621, entrarono nel feudo di Altessano Superiore nuovi signori, in particolare Ottavio Henry de Cremieu, signore della vicina Altessano Inferiore; l’estinzione della linea maschile dei Cremieu fece subentrare i Provana di Druent, ovvero la più alta e qualificata nobiltà piemontese: Paola de Cremieu, figlia dell’ultimo discendente Nicolao, sposò Carlo Provana, il cui primogenito, Francesco, sarà in seguito investito del feudo di Altessano Superiore (De Franco 2014. Feudo. (AST, Sezioni Riunite, Camerale Piemonte, Indice dei feudi, vol. 283, AB in AZ, Altessano Superiore, 1621, novembre 22). Con questo matrimonio si conclude l’epopea dei Cremieu. Altre famiglie, altri casati si susseguiranno sul palcoscenico della storia di Altessano.

Stemma del casato de Cremieu, campo argento, al cuore di rosso, carico delle lettere IHS, d’oro, con il capo d’azzurro, carico di un leone leopardato, d’argento. (Fonte: https://www.armoriale.it/wiki/Armoriale_delle_famiglie_italiane_(He) )

 

1Nicolas Henry de Cremieu, figlio di Guyot Henry, conte di Cremieu (? – 1545), signore di Quirieu, de la Balme nel Delfinato e di Pernette Faure. (cfr. Albero genealogico dei Cremieu, in https://gw.geneanet.org/pierfitlang=fr&p=nicolas&n=henry&oc=11).

21564, Vendita del Duca Emanuele Filiberto di Savoia a favore di Nicolao Henri di Cremieu del feudo di Altessano Inferiore, Torino, Opera Pia Barolo, Archivio Storico della Famiglia Barolo e delle Famiglie Alleate, mazzo 2 n° 9, riportata in Galli 2006, p. 136. 

3Il Castello di Altessano Inferiore era situato nella zona prospicente alla vecchia Chiesa di Altessano, sul lato Est dell’attuale piazza Costituente. Il castello era ancora esistente, se pur allo stato di rudere, a metà del Settecento. Nel 1753, venne trasformato in una manifattura per la lavorazione della seta (Galli 2006, p. 253 e sg.): il filatoio Barbaroux. Successivamente venne inglobato nello stabilimento SNIA. Oggi se ne sono perse le tracce.

4Il termine allodio è utilizzato nel Medioevo per indicare i beni e le terre possedute in piena proprietà, in opposizione ai termini feudo o “beneficio”, con i quali si indicavano invece i beni ricevuti in concessione da un signore dietro prestazione di un giuramento di fedeltà.

 

Bibliografia

Ballone, Racca 1998: BALLONE Adriano, RACCA Guglielmo, All’ombra dei Savoia. Storia di Venaria Reale, Allemandi Editore, Torino, 1998.

Balma, Bertolone, Bracco, Caglio, Gallian, Rolando 1996: BALMA Anacleto, BERTOLONE Felice, BRACCO Sergio, CAGLIO Paolo, GALLIAN Gianni, ROLANDO Paolo. Altessano e la Pia Società di San Marchese. 1996.

Caglio 2012: CAGLIO Paolo, Chiesa parrocchiale Natività di Maria Vergine” – Venaria Reale (Torino). 1762/2012. 250° di Consacrazione. Tipografia Commerciale, 2012.

Castagno 2002: CASTAGNO Paolo, Notizie sulla famiglia Provana, Carignano Stultifera Navis, 2002.
Vedi anche https://docplayer.it/5639135-Paolo-castagno-notizie-sulla-famiglia-provana.html

De Franco 2014: DE FRANCO Davide, Venaria Reale, Ricerca pubblicata su
https://www.archiviocasalis.it/localized-install/biblio/torino/venaria-realeSitografia 5

Fricchione, Perrotta 2018: FRICCHIONE Erica, PERROTTA Elia, Specificità e identità costruite intorno a una Reggia: la città di Venaria Reale (XVII – XXI secolo), tesi di Laurea Magistrale in Pianificazione e Progettazione della Città e del Territorio, Relatrice Prof.ssa Lucia Carle, 2018.
Pubblicata su: http://lnx.pubblitesi.it/schede-sintetiche/area-scientifica/1367-elia-perrottaspecificita-e-identita-costruite-intorno-a-una-reggia-la-citta-di-venaria-reale-xvii-xxi-secolo
Stemma del casato de Cremieu, campo argento, al cuore di rosso, carico delle lettere IHS, d’oro, con il capo d’azzurro, carico di un leone leopardato, d’argento.

Galli 2006: GALLI Elena. Tra Dora e Stura: Il territorio di Altessano tra seicento e ottocento dall’Archivio Barolo. Tesi di Laurea in Architettura, Anno accademico 2005-2006. Relatori: Vera Comoli e Vittorio Defabiani.

Miranti 2006: Don MIRANTI Michelangelo. 1906-2006 Cent’anni della chiesa di San Lorenzo Martire in Altessano – Venaria Reale. Tipografia Commerciale, Venaria Reale, 2006

Stango, Merlin 1998: Stango C., Merlin P., La corte da Emanuele Filiberto a Carlo Emanuele I, in Storia di Torino, Vol. III a cura di G. Recuperati, Giulio Einaudi Ed., Torino, 1998.

Treccani Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 91, 2018.

Sitografia: Cronologia della parrocchia di San Lorenzo
https://digilander.libero.it/slorenzovenaria/date.htm