Il Gruppo Storico Conti di Cremieu nasce come gruppo della Pro Loco Altessano – Venaria Reale nel lontano 1998, dopo circa 6 anni il Gruppo sospende le attività per riprenderle in occasione del Palio dei Mangia Coussot il 10 settembre 2017 durante la Festa Patronale di San Marchese.
Dal 2020 il Gruppo è membro del “Comitato Personaggi Storici e Folcloristici Piemontesi” e inserito nell’Albo dei Gruppi Storici della Città Metropolitana di Torino.
Il gruppo consta di circa 25 elementi tutti in abiti del tardo ‘500 che partecipano regolarmente a rappresentazioni storiche, investiture e Carnevali realizzando oltre 60 uscite sul territorio.
Cenni storici
Il casato dei Cremieu fondò le sue radici nel Delfinato. Il capostipite Guyot Henry, appartenente alla borghesia lionese, arricchita dai commerci secolari, sposò Pernelle Faure ed ebbe tre figli: Guyot, François e Nicolas.
Egli acquistò il 13 ottobre1543, in una sorta di asta ove nessuno aveva offerto un prezzo migliore, le castellanie, i mandati e le signorie di Quirieu, di Cremieu e di la Prunier, tesoriere generale del Delfinato. Prese possesso del feudo il 26 ottobre 1543 da un commissario della Camera dei conti di Grenoble che gli consegnò le chiavi del castello di Cremieu e un breve inventario. Muore nel 1545. Il figlio Nicolas Henry de Cremieu, con il trattato di Cateau-Cambrésis (1559) che riconsegnava la Savoia e il Piemonte ai Savoia, si trasferì a Torino per dedicarsi maggiormente al servizio del duca Emanuele Filiberto. Naturalizzato francese Nicolas (Nicolao) Henry de Cremieu, insieme alla sua famiglia, nel 1576, proseguì l’opera di espansione territoriale nel ducato sabaudo, dopo aver dismesso progressivamente tutti i possedimenti d’oltralpe vendendoli ai suoi cugini Guillaume e Jean Henry. Il gentiluomo, sposò Violante figlia di Filippo conte di Savoia – Racconigi, la maggiore di sei sorelle, ultima erede del ramo dei Savoia-Racconigi, derivanti dagli Acaja, principi di Piemonte.
Il duca Emanuele Filiberto nel 1565 cedette al Conte Nicolas Henry de Cremieu, suo Scudiero, il feudo di Altessano Inferiore, con il beneficio dell’ereditarietà.
Ciò significò che alla morte senza eredi del Conte, Altessano sarebbe tornato
ai Savoia. «nell’anno della natività 1564 il 10 giugno […] il seren signore Emanuele Filiberto duca di Savoia Principe di Piemonte […] per titolo di pura e mera vendita ha dato […] ad Ill. sign. di Cremieu, per sé, suoi eredi e successori […] il luogo di Altessano di basso come sua giurisdizione, fedeltà d’uomini, Palazzo, Casamenti, Giardini, Grange, possessioni, prati, boschi, molino, resiga, porto di sopra il fiume Stura e Ceronda, Bealere, acque e acquedotti e ciò per il prezzo di scudi 24/m d’oro del sole di buona lega e giusto peso […] S.A. eregisce il suddetto luogo territorio e permanenze d’Altessano in titolo di Contado».
Nicolas Henry de Cremieu provvide a restaurare il castello di Altessano Inferiore ove stabilì la sua residenza1. Istituì la Parrocchia concedendo in dote 36 giornate di terreno, ne finanziò il restauro, acquisendo il diritto di nomina dei Prevosti, in accordo dell’arcivescovo di Torino card. Girolamo della Rovere.
Il 14 novembre 1577 Nicolas Henry de Cremieu chiese e ottenne dal cardinale Gerolamo della Rovere, di dividere le chiese di Altessano Inferiore (san Lorenzo) e di Altessano Superiore (beata Maria Vergine), costituendole in parrocchie distinte. La prima visita pastorale del nunzio mons. Angelo Peruzzi, avvenuta tra il 1584 e il 1585, ne attesta la separazione.
Nello stesso anno, Don Giovanni Boeti di Foglizzo (Ivrea) venne indicato dal Conte di Altessano Inferiore, Nicolas Henry de Cremieu, come parroco al Cardinale Gerolamo
della Rovere. Don Giovanni Boeti morirà nel febbraio 1608 dopo 31 anni di cura parrocchiale. Alla morte di Nicolas, il figlio Ottavio secondo Conte di Altessano, ancora in minore età, venne investito dei feudi sotto la tutela della madre Violante.
Il duca Carlo Emanuele I, il 10 ottobre 1602, gli fece dono di altri feudi in Altessano Superiore, un tempo di proprietà del Capitano Angle di Villa, essendo questi deceduto senza eredi.
Tra il 1603 e il 1607 venne nominato gran scudiere. Rapida fu l’ascesa al potere del giovane Ottavio, era infatti entrato a corte in qualità di paggio, diventando
gentiluomo di camera nel 1589 e primo scudiere nel 1593. In segno di affetto nei suoi confronti, il duca Carlo Emanuele I nel testamento del 1605 stabiliva di lasciargli «tutta la nostra stalla, un par d’armi, una spada delle nostre et cinquecento scudi d’entrata per lui et suoi figlioli». Tale stima da parte di Carlo Emanuele I non impedì però che il gran scudiere, coinvolto in uno scandalo di corte, probabilmente nel 1607, venisse poi allontanato da Torino e «privato di offici con disgrazia di
Sua Altezza» Evidentemente la punizione di Ottavio fu temporanea perché Il 14 aprile 1608, lo troviamo nel pieno delle sue funzioni. Infatti indicò Don Giovanni Cristoforo Settimo di Strambino (Ivrea), come parroco di Altessano Inferiore
all’arcivescovo di Torino Carlo Broglia. Don Giovanni Cristoforo Settimo rinuncerà all’incarico il 30 giugno 1631 dopo 23 anni di cura parrocchiale.
Al signore di Altessano Inferiore, Ottavio Henry de Cremieu, si deve il ritrovamento delle reliquie di San Marchese, patrono del Borgo di Altessano. Infatti il ritrovamento avvenne il 26 giugno 1604 all’interno di una cappella tardo romana, alla presenza del cardinal arcivescovo Carlo Broglia, del duca di Savoia Carlo Emanuele I, del signore Ottavio Henry de Cremieu, conte di Altessano, sotto l’altar maggiore venne alla luce una cassetta lignea, ormai consunta, contenente le reliquie del santo.
Il conte Ottavio Henry de Cremieu, muore in giovane età nel 1609 senza discendenza. Il patrimonio degli Henry di Cremieu pervenne ai Provana di Druento grazie al matrimonio tra Carlo Provana e Paola Cristina Henry, che aveva a sua volta ereditato i beni di famiglia dal fratello Ottavio. Infatti Paola Henry de Cremieu, figlia di Nicolas, sposò nel 1580 Carlo di Provana figlio di Niccolò. Le lettere patenti di donazione del duca Carlo Emanuele I del 22 settembre 1580, con il suddetto matrimonio, favorirono alla famiglia Provana l’accumulo di una serie di feudi e di proprietà allodiali, tutte situate dalla Madonna di Campagna verso le terre di Druent e di Altessano, costituendo un insieme territoriale di notevole estensione, reddito e potere.
Carlo di Provana morirà nel 1599.