ROBERTA BINELLO
È un’insegnante di lettere e di sostegno, pittrice e illustratrice. La rappresentazione visiva è per lei il modo più efficace per dare forma alle fantasie e ai ragionamenti più disparati.
Autodidatta, la sua formazione artistica è stata costellata di incontri e interferenze fortunate che l’hanno portata a sviluppare parallelamente una produzione pittorica autonoma, presentata con il nome di “Robi
Creepy Drawings”, insieme al lavoro di illustrazione prestato su commissione e in ambiente fieristico con il nome “Robi Illustration”.
La rappresentazione pittorica di tipo simbolico e concettuale presenta in forma di immagini la maniera di pensare dell’autrice, che trova così modo di imprimere sulle superfici la ridda di immagini e suggestioni che affollano i suoi pensieri, formando insieme un accumulo di idee, sentimenti ed emozioni.
La sua formazione è stata prevalentemente orientata verso le Lettere, dunque verso l’espressione di tipo linguistica, eppure è attraverso l’utilizzo dell’iconografia, affiancata ad idee, concetti e suggestioni letterarie, che popolano spesso i suoi quadri, che ha trovato il mezzo per lei più efficace di espressione. In maniera implicita quanto esplicita, l’amore per la letteratura e tutte le forme d’arte cerca di emergere nelle immagini, tramite citazioni trasparenti o trasversali, riferimenti e tributi presenti nelle composizioni figurative.
CAMMINANDO NEL MEZZO
Introspezioni e tributo alla giornata nazionale del Dantedì
La selezione di opere esposte in questa mostra conterrà una serie di lavori dedicati alla produzione del Poeta, presentando un’anteprima di quello che sarà poi un progetto di più ampio respiro e di ambizione multimediale e disciplinare.
Il filone dei sette Peccati Capitali nasce da un lavoro introspettivo che presenterà ciascuno di essi secondo le suggestioni della Commedia e i suggerimenti forniti dalla società contemporanea nonché da riflessioni di carattere storico, autobiografico e sociologico.
Vi saranno poi alcune opere che presenteranno scene o personaggi danteschi, come la tela scelta per rappresentare la copertina dell’evento, dedicata a Dante, che viene dipinto circondato da cartigli sui quali sono riportati dei brani della Divina Commedia, mentre sullo sfondo si affollano scene e personaggi contenuti nelle cantiche. Saranno poi esposti alcuni lavori dell’autrice, sempre caratterizzati da una riflessione su tematiche sociali e letterarie.
L’opera di Dante risulta immortale per una quantità impressionante di ragioni. Tralasciando quelle certamente indiscusse e condivise da tutti, quali la qualità letteraria e compositiva, la magistralità dell’utilizzo della lingua, dei vocaboli e dell’efficacia espressiva, all’autrice è cara la scelta dell’utilizzo della simbologia e dell’allegoria per avvicinarsi e spiegare le vette e le miserie dell’umanità.
La gente di Dante, i personaggi e le situazioni sono immortali perché l’autore permette al lettore di avvicinarvisi utilizzando un appiglio, che può essere dato da un’immagine, un’espressione, un oggetto associatovisi. Tutto quello che accade è soggetto ad essere ripreso e reinterpretato secondo una corrispondenza immaginaria, utilizzando oggetti, animali, giochi di parole che solleticano la fantasia del lettore, trascinandolo in un vortice di corrispondenze che inevitabilmente trova spazio nella sua vita, secoli e secoli dopo.
