Torinese DOC, Franco Fornatto è un ex impiegato comunale in pensione.
A 75 anni il periodo di pandemia e tre episodi di infarto lo costringono ad un isolamento forzato e… creativo ! Unendo la sua vecchia passione fotografica “da pittore mancato” ed il suo amore per Torino, con 3 anni di prove e di studi arriva a comporre gli elementi di questa Mostra.
La tecnica del collage ha una storia illustre, vi si era dedicato anche Pablo Picasso con i suoi papiers collés, ma anche questa tecnica ha accolto le innovazioni dei tempi… La domanda sorge spontanea, come ha fatto Fornatto a padroneggiare Photoshop ad un’età in cui molto faticano anche solo ad usare lo smartphone ?
Nel suo periodo sfortunato Fornatto ha la fortuna di avere un nipote che lo inizia ai segreti del mezzo informatico e dei programmi fotografici con i quali modifica foto auto-prodotte e foto selezionate dal web.
La molla che lo spinge nella sua ricerca artistica è quella di creare una Torino “da Mulino Bianco”.
In questa “Torino che vorrei” – LA TORINO STRAORDINARIA dei suoi collage –, l’ambientazione è spontanea, onirica, volutamente naif. Con elementi romantici e tipici di torino.
I personaggi leggadri e gentili esprimono tutta la dolcezza e genuinità del loro creatore.
I riferimenti ritratti sono quelli garbati delle rievocazioni storiche di fine ‘800 (sue sono le foto al gruppo storico Il Ventaglio), le maschere della tradizione torinese.
Ci sono molti elementi di un a terza età vissuta con serenità. Sua moglie – di origine vietnamita – è la sua compagna di vecchiaia… e nella Torino straordinaria c’è molto questa intergenerazionalità ed un messaggio di vecchiaia accettata.
Fornatto negli ultimi tempi è stato anche vittima di una Torino un po’ fuori dell’ordinario, anche se non garbata come i suoi desideri: Franco si è ritrovato nelle candid camera del noto Youtuber torinese Kevine Believe che ha sopportato con aplomb.
