PRO LOCO
ALTESSANO - VENARIA REALE APS

Mostra di Pittura “Stati d’animo” di Alex Moon e Manuel Castillo

dal 27 al 30 Aprile 2023
𝐀𝐥𝐞𝐱 𝐌𝐨𝐨𝐧 ci introduce in paesaggi onirici e figure grottesche;
𝐌𝐚𝐧𝐮𝐞𝐥 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐢𝐥𝐥𝐨, ispirato dalla street art, trova sfogo nelle sue tele con uno stile diretto e primordiale.
Le opere di questa Mostra mettono al centro le emozioni, 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘥’𝘢𝘯𝘪𝘮𝘰 che ci fanno capire cosa vuol dire essere introversi ed estroversi in pittura.
 
📌 𝐃𝐚𝐥 𝟐𝟕 𝐚𝐥 𝟑𝟎 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐥𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟑,
presso la 𝗦𝗮𝗹𝗮 𝗘𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲 “𝗚.𝗩𝗮𝗻𝘇𝗶”,
in Via Mensa 34, Venaria Reale.
📌 𝐕𝐞𝐫𝐧𝐢𝐬𝐬𝐚𝐠𝐞 della Mostra Sabato 29 aprile, ore 16,00. 🥂

Alex Moon

Ho iniziato a dipingere principalmente su tela e cartone telato con la pittura ad olio.
Non avendo mai frequentato nessuna accademia artistica ho sviluppato da me, con il passare del tempo e sperimentando, un mio proprio stile fatto di paesaggi innaturali e figure grottesche.

L’uso del colore è molto marcato e le ombre spesse. Ci sono varie influenze sia artistiche che naturali che mi hanno portato a creare tutto ciò: l’avvento del covid ha profondamente cambiato il mio stile poiché stando chiuso in casa ho potuto descrivere su tela i miei sentimenti.

La luna è stata una fonte d’ispirazione durante le notti, da qui il nome d’arte; le montagne sono presenti in vari sfondi dei miei quadri data l’influenza che ha avuto su di me la mia città e il suolo piemontese.

A livello artistico mi ispiro molto a Dalí, Magritte e De Chirico.Ci sono figure umanoidi che compaiono in quasi tutti i miei quadri e che racchiudono ogni mia emozione che sia ansia, paura, rabbia, tristezza ma anche gioia a volte. Nell’ultimo periodo, ispirandomi anche ad artisti contemporanei, mi sono cimentato nella pittura digitale rimanendone affascinato ma soprattutto mi ha aiutato ad accrescere la mia produzione artistica.

Infine dipingo perché mi fa sentir bene, perché mi fa scaricare di dosso ogni mio dubbio e mi aiuta a pensare di meno.

Manuel Castillo

Iniziare a capire l’uomo prima dell’artista. 

E’ un 32enne venezuelano che trascorre l’infanzia nella terra d’origine e gli viene trasmessa fin da bambino l’arte nella bottega del nonno. Trapiantato in Italia ragazzino, pur rimanendo folgorato dal disegno accantona questa passione e – a 15 anni – inizia a lavorare in officina. 

Trova sfogo con la boxe. 

Castillo rientra un po’ nel mondo dell’artista ribelle, della gioventù bruciata, rappresentato da Basquiat: ragazzo con un’infanzia difficile, figlio di immigrati caraibici negli USA. Tossicodipendente con frequenti problemi psichici. La boxe era per lui un modo di vivere e paragonava spesso l’arte ad un ring su cui combattere. con la street art.  Come Basquiat era un writer.  

Avvicinandosi all’età in cui sono morti i più grandi – come il suo idolo Basquiat -, confortato da chi gli sta attorno, riprende come grande sfida il liceo artistico. 

Per lui è molto importante la scultura da cui trae spunti che riporta poi in pittura.  

 I quadri di Basquiat erano caratterizzati da immagini crude e infantili. Il suo elemento più contraddistinto era l’inserimento di scritte nelle sue opere. 

I più cinici dicevano di lui che era un prodotto pubblicitario di Andy Wharol, suo protettore artistico. Dopo la sua morte i critici attaccavano sempre più la sua arte. 

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